mi sposto di server perché su libero sto più comoda per la gestione del blog essendo unalegatissima alla community di digiland!
ci vediamo qui....
Thursday, May 22, 2008
Thursday, January 17, 2008
LA LOCANDA DEI GIRASOLI
Sostenete e pubblicizzate questo ristorante che già una volta ha rischiato di chiudere e solo grazie alla 'tigna' dei genitori, alla solidarietà degli amici e conoscenti e alla simpatia di chi vi lavora ha retto.A Roma c'è un ristorante la Locanda dei Girasoli. E' nato dalla volontà di alcuni genitori di ragazzi con la sindrome di Down per dare una prospettiva lavorativa ai loro figli Claudio,Valerio, Emanuela e Viviana che già oggi ci lavorano come camerieri. Purtroppo non è in una via molto frequentata di Roma (in zona Quadraro) ed è molto difficile farlo conoscere. Però se non riusciamo a farlo in fretta, le prospettive non sono molto allegre. La pizza è buona, il locale è carino ed economico e vale la pena di dar loro una mano, non vi pare?
Locanda dei Girasoli
Via dei Sulpici 117 h
06/7610194
www. lalocandadeigirasoli.it
Monday, January 07, 2008
così vicini, così lontani
-io lo sposo...
-Sei a questo punto?. Mi disse Laura alzando gli occhi e sgranandoli un poco. avevo capito che dietro la sua domanda c'era anche detto, ma sei proprio così tanto innamorata?.
Sono innamorata, pensai. Eravamo sedute di fronte, avevamo le scrivanie che si toccavano, attrezzato sul nostro piano da lavoro un variopinto casino. Sembravano le scrivanie di due quindicenni invece che la postazione di lavoro di due segretarie commerciali. Tutti oggetti strani e particolari, le penne che suonavano mentre scrivevi, il nastro adesivo profumato e oggettini d'argento, di quelli che prendono facilmente polvere e molto poco utili.
Tutto il giorno appiccicavano etichette, contattavano fornitori, e parlavano
come se fossero sulla torre di Babele... Di solito si occupavano dei clienti
inglesi e tedeschi, di rado quelli francesi, erano antipatici... Laura
sempre al telefono con gli spagnoli...
Si conoscevano da tre anni, sempre faccia a faccia sempre contente del loro lavoro, avevano conosciuto un sacco di gente strana e tante belle persone con tutti i pacchi che spedivano ogni giorno. Spedivano oggetti di ogni genere, l'impresa per cui lavoravamo l'aveva tirata su la famiglia di Andrea, l'uomo di cui si era innamorata. Sarebbe potuta sembrare sempre la solita storia fra il principale e la sua segretaria, ma non era così. Io non era innamorata del suo lavoro, era innamorata di lui. Era buono, onesto e serio. Uno di quegli uomini che credono ancora nella fedeltà e nel rispetto, che credono nei valori della famiglia.
- Sì, Laura mi sono innamorata. E questa volta è diverso dal resto che è stato fin'ora. Non ho mai pensato seriamente a un uomo come in questo momento... Sai come sono fatta... Li ho sempre fuggiti con tutto il mio cuore, col corpo un po' meno. E non ho mai permesso di invadere il mio territorio. Ora mi piacerebbe, che lo trovassi a casa, magari intento a legger un libro nel mio studio fra la puzza dei colori e il caos dei miei fogli. Lui non ama l'arte, forse non la capisce, e non ama nemmeno leggere. Ogni volta che deve leggere più di due pagine si addormenta. Dice che gli si stancano gli occhi e perde la concentrazione. Me lo immagino perso tra le mie cose. Vorrei che entrasse nel mio mondo, lo vorrei tanto, non sarei gelosa se accadesse. E io vorrei entrare nel suo mondo.
- Cara la mia Giorgia, questa volta si vede che è diverso, si vede distante un miglio. Sai da che cosa si nota? Da come ti muovi, da come gesticoli al telefono. Sei stata sempre una con la capoccia fra le nuvole. Quante volte mi hai messo etichette in posti sbagliati o hai parlato in tedesco a un cliente francese?
- Lo sai che i francesi sono seccanti... A volte lo faccio di proposito. Sì, è vero, sono diventata più attenta... Non mi sbaglio più con i codici a barra adesivi, li attacco tutti sul lato giusto della busta...
Ti ripeto, è diverso... Hai mai provato i brividi sfiorandoti solo... Ora è estate e capita più spesso che ci si trovi vicini con le braccia... Ho provato i brividi l'altro giorno quando eravamo in ascensore insieme... Lo so che è troppo diverso da me. Io sono sempre caotica e vulcanica nelle mie cose... Lui pacato e misurato. E poi è chiuso nella sua vita...
Provo sensazioni strane quando sono con lui, quando ci dobbiamo occupare dei nuovi progetti commerciali... La sua sola vicinanza mi provoca tremiti.
Mi alzai e andai alla finestra, era tanto che non provavo sensazioni così strane, era da tanto tempo che non mi sentivo così... E avevo voglia, per la prima volta in vita mia, di metter su famiglia. Una famiglia di quelle classiche, a cominciare dal matrimonio. Uno di quelli con la chiesa piena di fresie e ginestre, sono i fiori che mi piacciono di più, pensai. E poi vorrei un vestito bianco, le damigelle e lui che mi aspetta all'altare, con la marcia nuziale suonata con l'organo.
- Beh, Giorgia non sognare ad occhi aperti, sposatelo. Vai lì e diglielo che lo vuoi sposare. Vedi che ti risponde.
- Non essere stupida Laura, tu a Massimo lo diresti? Anche tu sei cotta di lui. Hai gli occhi a cuore quando ti chiama, ma è diverso per te e lui, almeno ogni tanto uscite insieme. Io mi devo accontentare di vederlo quando lavoriamo, o quando organizziamo le cene tutti insieme. Ma sai che la tua idea poi non è così strampalata. Piombo nel suo ufficio, vestita solo di codici a barre adesivi -sai che dolore poi quando me li toglie- e gli dico "Quasi quasi ti sposo!". e poi devo scappare via prima che mi tira qualcosa dietro.
- beh sicuramente vestita di codici a barre saresti molto sexy!!!!
E ci mettemmo a ridere.
Non so proprio cosa fare, mi dissi, devo trovare un modo per raggiungerlo e
andare a colpo sicuro. Perché veramente ne vale la pena.
Friday, November 09, 2007
SPERIMENTAZIONE
Wednesday, October 24, 2007
FAGIOLI, TONNO, fagioli!
è un contorno che spesso risolve il problema della solitudine a un piatto di lesso appena sgocciolato dal brodo.
Qui non si fa preferenza: qualunque tipo di fagioli è buono per convivere con tocchetti di tonno in una legumiera, a bagno nell'olio vergine d'oliva, un po' d'aceto, in compagnia della ciplletta fresca, ridotta in striscioline sottili.
Di sale e pepe ne occorre quanto basta.
Jannattoni, LA CUCINA ROMANA E DEL LAZIO , Newton e Compton.
L'idea di base è questo piatto della cucina romana, a me sembrava un po' triste presentarlo solo così come un'insalatina di antipasto o contorno. Allora ho pensato a a rielaborarlo facendo un flan di fagioli con mousse di tonno. Sempre per ricordare gli ingredienti pricipi del piatto ho accompagnato con una piccola insalitina fatta ad hoc come ricetta ha dettato sopra!
500 gr di fagioli lessati
2 uova
50 ml di latte
50 gr di farina bianca
200 gr ditonno in filetto sott'olio
2 cipolle rosse
olio evo
sale
pepe
Scaldare il forno a 180°. Passare al passaverdura 300 gr di fagioli raccogliendo la polpa in una ciotola abbastanza capace. Unire al purea di fagioli le uova sbattute precedentemente la farina, il latte, il sale e il pepe. Sbucciare una cipolla, tagliarla sottilmente e farla rosolare in padella con 4/5 cucchiai di olio evo. Quando sarà dorata, ma non bruciata spegnere il fuoco e preparare i flan. Sul fondo di uno stampino porre la cipolla rosolata, stando attenti a scolarle bene dall'olio - serve in seguito -, e poi riempire con il preparato. Riempire gli stampini (ne vengono quattro con queste dosi) e farli cuocere a bagnomaria in forno per 40 minuti. Intanto preparare la mousse di tonno: nel bicchiere del frullatore a immersione (ma credo possa nadareanche il bicchiere del frullatore tradizionale) mettere i filetti di tonno sgocciolati e l'olio nel quale sono state cotte le cipolle. Emulsionare.. non aggiungere sale perché spesso il tonno sott'olio è già sapido. In un'altra ciotola mettere i fagioli rimasti, l'altra cipolla tagliata sottilemente e condire con olio evo, sale, pepe e aceto.
Quando i flan saranno cotti e freddi, sformarli e disporli sul piatto con vicino la mousse di tonno e un mucchietto di insalata di tonno e fagioli.
Qui non si fa preferenza: qualunque tipo di fagioli è buono per convivere con tocchetti di tonno in una legumiera, a bagno nell'olio vergine d'oliva, un po' d'aceto, in compagnia della ciplletta fresca, ridotta in striscioline sottili.
Di sale e pepe ne occorre quanto basta.
Jannattoni, LA CUCINA ROMANA E DEL LAZIO , Newton e Compton.
L'idea di base è questo piatto della cucina romana, a me sembrava un po' triste presentarlo solo così come un'insalatina di antipasto o contorno. Allora ho pensato a a rielaborarlo facendo un flan di fagioli con mousse di tonno. Sempre per ricordare gli ingredienti pricipi del piatto ho accompagnato con una piccola insalitina fatta ad hoc come ricetta ha dettato sopra!
500 gr di fagioli lessati
2 uova
50 ml di latte
50 gr di farina bianca
200 gr ditonno in filetto sott'olio
2 cipolle rosse
olio evo
sale
pepe
Scaldare il forno a 180°. Passare al passaverdura 300 gr di fagioli raccogliendo la polpa in una ciotola abbastanza capace. Unire al purea di fagioli le uova sbattute precedentemente la farina, il latte, il sale e il pepe. Sbucciare una cipolla, tagliarla sottilmente e farla rosolare in padella con 4/5 cucchiai di olio evo. Quando sarà dorata, ma non bruciata spegnere il fuoco e preparare i flan. Sul fondo di uno stampino porre la cipolla rosolata, stando attenti a scolarle bene dall'olio - serve in seguito -, e poi riempire con il preparato. Riempire gli stampini (ne vengono quattro con queste dosi) e farli cuocere a bagnomaria in forno per 40 minuti. Intanto preparare la mousse di tonno: nel bicchiere del frullatore a immersione (ma credo possa nadareanche il bicchiere del frullatore tradizionale) mettere i filetti di tonno sgocciolati e l'olio nel quale sono state cotte le cipolle. Emulsionare.. non aggiungere sale perché spesso il tonno sott'olio è già sapido. In un'altra ciotola mettere i fagioli rimasti, l'altra cipolla tagliata sottilemente e condire con olio evo, sale, pepe e aceto.
Quando i flan saranno cotti e freddi, sformarli e disporli sul piatto con vicino la mousse di tonno e un mucchietto di insalata di tonno e fagioli.
Monday, September 17, 2007
CASSOEULA
C'ho la cognata lombarda, di Cantù. Lì come dice il Ranzani girano tutti con il Cayenne e mangiano sta casola (che solo loro riescono a pronunciare con la o chiusa e un po' strascicata...) Cmq sta roba qua l'ho fatta proprio una sera che "la" Giulia è venuta a cena. Ne parlavamo da tempo di volerla cucinare, un po' perché a lei mancava, un po' perché io ne ero incuriosita. Mi piacciono i cibi che cuocuiono per ore in pentola lentamente. E poi dovevo mettere alla prova la mia nuovissima pentola. La riuscita della pentola è stata fantastica (ti credo che non cuocesse bene.. con quello che l'ho pagata!!!)e la casola anche. Non ho tenuto conto però di inserire nella ricetta le cotenne e il muso del maiale; perché di questi tempi é quasi impossibile trovarli e poi perché mi fanno un pochino senso.
la carne usata a Roma la chiamiamo spuntature di maiale: si tratta delle costine del maiale.
costine di maiale 1,2 kg
una verza grande
una cipolla grande
due carote
due coste di sedano
sale
pepe
olio evo
vino bianco un bicchiere grande
si tritano le carote, la cipolla, e il sedano e si mettono a soffriggere in un tegame capiente (molto capiente perchè la verza cruda occupa moltissimo spazio, quando le verdure si sono ammorbidite aggiungere la carne tagliata in piccoli pezzi. Farla rosolare, salarla, peparla e sfumare con il vino. Mentre la carne rosola tagliare la verza in pezzi frossolani e lavarla in ammollo. Quando il vino è evaporato aggiungere le verze sopra la carne e non rimestare. coprire con un coperchio e abbassare la fiamma al minimo. Lasciare cuocere lentamente e controllare di tanto in tanto se c'è abbastanza liquido . dopo un paio di ore la verza si sarà appassita, quindi mescolare gli ingredienti e lascaire cuocere finché la carne non si sarà staccata dalle ossa e il fondo si sia asciugato abbastanza. La preparazione non deve essere asciutta, ma leggermente sugosa.
Wednesday, September 12, 2007
DOPO LA SECONDA VACANZA
c'ho mesos un po' a riprendermi... ma sono tornata al tran tran quotidiano. Sono stata quasi due mesi in vacanza sotto l'ombrellone...
mi sono anche data al mio hobbyp referito: la cucina. Ho preparato di tutto, ma una foto lascio, anche perché questa torta che ho realizzato per il compleanno di mia suocera la voglio dedicare alla mia amichetta Tulip. Lei ama i dolci e si meita una coccola tutta panna e fiori!
p.s. ho fatto anche la pizza con il forno a legna, ma quella è un'altra storia!
mi sono anche data al mio hobbyp referito: la cucina. Ho preparato di tutto, ma una foto lascio, anche perché questa torta che ho realizzato per il compleanno di mia suocera la voglio dedicare alla mia amichetta Tulip. Lei ama i dolci e si meita una coccola tutta panna e fiori!
p.s. ho fatto anche la pizza con il forno a legna, ma quella è un'altra storia!
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